Come scegliere una compostiera
Le compostiere sono contenitori con capienza e forme diverse che vengono impiegati per la produzione di compost da utilizzare per concimare il terreno. A seconda delle proprie esigenze e dello spazio a disposizione possono avere un volume dai 200 ai 1.000 litri.
Si tratta di elementi che consentono di avere numerosi vantaggi, in primo luogo la possibilità di proteggere il compost dagli agenti atmosferici e di nasconderlo alla vista. Ciò risulta essere particolarmente utile quando si possiede un piccolo orto o un giardino. La tecnica del compostaggio caldo permette di ottenere buoni risultati anche con pochi scarti a disposizione e in inverno, tuttavia può essere messa in atto soltanto se la compostiera è dotata di un buon isolamento termico. Al tempo stesso occorre tenere a mente che l’elemento deve garantire una notevole aerazione del materiale contenuto. Si tratta di un problema molto diffuso, che interessa sia le compostiere in plastica che quelle in legno.
Comunque il compost migliore si ottiene seguendo con attenzione e monitorando l’attività dei microorganismi all’interno del contenitore: da questo punto di vista la qualità della compostiera risulta essere ininfluente e spesso si adottano modelli riciclati oppure realizzati grazie alle tecniche del fai da te. In questo modo si è sicuri di avere un contenitore dalla forma e dalle dimensioni che si adattano perfettamente alle proprie esigenze e allo spazio disponibile. Ciò risulta essere particolarmente utile quando ci si deve rivolgere alle compostiere da terrazzo.
Esistono tanti modelli che si possono costruire, però, se non hanno doti manuali oppure tempo o l’inclinazione per il bricolage, si consiglia di fare una ricerca su internet.
Sia quando si vuole realizzare una compostiera auto-costruita che quando se ne vuole acquistare una, è bene seguire alcuni piccoli accorgimenti per riuscire a ottenere la soluzione più adatta alle proprie esigenze. Innanzitutto è fondamentale verificare quale debba essere il volume del contenitore in base alla quantità degli scarti biodegradabili che si producono in casa durante l’anno, tenendo conto anche del numero di persone che compone la famiglia.
Al tempo stesso occorre valutare quali siano i propri bisogni di produzione a seconda della superficie del giardino oppure dell’orto. Ad esempio per un giardino da 100 metri quadrati e se si vive in una famiglia di 4 persone, si ha bisogno di una compostiera con un volume da 190 litri per trattare gli scarti dell’area verde esterna e dotata di ulteriori 142 litri di capienza per contenere quelli provenienti dalla cucina. Il volume totale è di 332 litri.
Quando si vuole fabbricare una compostiera seguendo le tecniche del fai da te per realizzare il compostaggio domestico si possono adottare diverse tipologie costruttive. Anche gli esemplari che si trovano in commercio sono molto diversi l’uno dall’altro in base al livello di isolamento termico delle pareti del contenitore alla modalità di aerazione adottata. Infatti i vari modelli differiscono principalmente per il modo con cui si assicura la circolazione dell’aria all’interno della compostiera. È proprio l’ossigenazione del materiale stoccato che determina la qualità del compost.
Alcune compostiere hanno delle costolature che sporgono in serie dal lato interno delle pareti, mentre altre si caratterizzano per una fessurazione nella parte inferiore. In alcuni casi le fessure sono regolabili e sono abbinate a un particolare sistema di copertura: in questo modo gli scarti rimangono distanziati dalle pareti e quindi ne viene favorita l’aerazione. L’aerazione del materiale stoccato risulta essere importante proprio perché è impossibile rivoltarlo una volta caricato nella compostiera. Si tratta del difetto maggiore di questa tipologia di contenitori e di conseguenza è necessario valutare con attenzione la praticità di gestione.
I modelli più apprezzati si riempiono dall’alto e presentano alla base uno sportello grazie al quale poter raggiungere il compost maturo quando se ne ha bisogno. Inoltre è possibile mescolare periodicamente il contenuto utilizzando una fiocina con alette piatte, lunghe e ripiegabili; l’asta deve essere filettata e uguale all’altezza della compostiera. Dopo aver alzato il coperchio, si immerge la fiocina nel materiale finché non si arriva allo strato drenante. A questo punto si esegue un movimento rotatorio a 180° e, facendo attenzione che le alette siano aperte, si estrae l’asta.
Compostiera con lombrichi
Il compostaggio domestico può avvenire anche sfruttando l’azione dei lombrichi: questa tecnica risulta essere molto apprezzata e diffusa quando si deve posizionare la compostiera sul balcone oppure sul terrazzo. Al tempo stesso viene adottata quando l’operazione viene messa in atto all’interno di locali poco frequentati.
Il compostaggio con i lombrichi viene utilizzato soltanto se si soddisfano alcuni requisiti: innanzitutto il materiale di scarto caricato all’interno del contenitore deve essere costituita solo dai rifiuti del giardino, come erba tagliata, foglie cadute, fiori appassiti e rami di arbusti, e dagli avanzi di cucina.
In ogni caso la quantità di materiale da trattare risulta essere sempre limitata. Per questo motivo si tratta della modalità più indicata per i piccoli nuclei famigliari (composti da una a 3 persone) che abitano in una casa priva di giardino oppure con una piccola area verde. Ovviamente è fondamentale che questi animali non suscitino repulsione, perché si deve prestare attenzione alla loro salute e alloro comportamento. Infatti la trasformazione del materiale organico di scarto in compost viene effettuata da speciali microrganismi, che sono anche l’alimento dei lombrichi. Questi ultimi non solo costituiscono un ottimo segnale di allarme se la quantità dei microrganismi è inferiore alle aspettative, ma muovono il materiale stoccato nella loro ricerca di cibo. Di conseguenza migliorano l’aerazione del compost e permettono di ovviare al problema della mancanza movimentazione del contenuto della compostiera. Al tempo stesso il materiale digerito dai lombrichi risulta essere particolarmente fertile e costituisce la soluzione più adatta per concimare gli ortaggi e i fiori.
Si consiglia questa tecnica quando si vogliono ottenere ottime rese nel proprio orto oppure con le aiuole fiorite.
Proprio per il fatto che il trattamento del materiale organico viene effettuata dai lombrichi la temperatura all’interno della compostiera è simile oppure poco superiore a quella ambiente. Si tratta di un requisito fondamentale perché il compostaggio avvenga a regola d’arte: infatti i lombrichi non amano il caldo eccessivo e muoiono se si raggiungono i livelli caratteristici di un trattamento normale, cioè 50-60°C.
In secondo luogo occorre tenere a mente che questi animali risentono anche del freddo e non sopravvivono se la temperatura si abbassa sotto i 5°C. Ecco perché normalmente i lombrichi muoiono in inverno se non si rifugiano nelle profondità nel terreno, dove si mantiene un più alto livello di calore. Di conseguenza il compostaggio con i lombrichi può essere messo in atto soltanto quando si vive in zone dal clima mite e temperato, dove le temperature invernali rimangono sempre di qualche grado sopra lo zero.
In alternativa diventa una soluzione obbligatoria posizionare la compostiera al chiuso (in un ripostiglio, in un magazzino, nel box auto) perché questi animali rimangano protetti e al riparo durante la stagione fredda.
Il compostaggio con i lombrichi può essere portato a termine in un contenitore di plastica oppure di legno. L’altezza deve essere di 30-40 cm e si posiziona la compostiera all’interno di un sottovaso di dimensioni leggermente superiori a quelle del contenitore. Il coperchio deve essere ben sigillato in quanto i lombrichi non amano la luce e l’ambiente interno va mantenuto umido. Comunque devono essere presenti dei fori di aerazione del diametro di 5-6 mm e, se mancano, vanno realizzati con un trapano. In secondo luogo è necessario posizionare la compostiera in luoghi riparati,protetti dalla pioggia, dagli sbalzi di temperatura e dal sole eccessivo. Sul fondo si realizza una lettiera che sostituisce lo strato di foglie morte così amato dai lombrichi.